Sul Corriere della Sera di ieri, Francesco De Gregori ha espresso i suoi dubbi sulla figura di Veltroni come futuro leader del Pd sostenedo che trova molte difficoltà a capirlo e che farebbe il tifo per l'attuale sindaco di Roma se solo riuscisse a capirlo.
L'articolo che ho riportato su questo blog, anche se è stato pubblicato più di un mese fa, è significativo per due motivi.
In primo luogo sottolinea (ma non è di certo una scoperta, anzi la sorpresa e per le parole di ieri di De Gregori) come Veltroni sia un grande comunicatore in grado di farsi capire dalla gente.
Il secondo (che riconosce qualche ragione a De Gregori) è che il sindaco di Roma si fa capire e trova l'appoggio di milioni di italiani quando parla di Ambiente, Sicurezza, Welfare e Tasse.
Il sondaggio, cui si riferisce l'articolo pubblicato da la Repubblica, aveva come scopo quello di sondare il gradimento di un campione di italiani riguardo al discorso pronunciato da Veltroni al Lingotto di Torino.
Secondo il sondaggio il 72% del totale (compreso il 64% degli elettori del centrodestra) ha condiviso il suo discorso.
Inoltre, per il 35%, Veltroni si è limitato a parlare solo dei problemi del Paese, ma per il 64% ha proposto anche delle soluzioni.
Infine, Veltroni è stato chiaro (per il 72%), ha dimostrato preparazione (70%), è stato competente (69%), sincero (68%), convincente (63%), credibile (60%), ha ispirato fiducia (56%).
Insomma, gli italiani sembrano sostenere il binomio V come Veltroni e C come alfabeto dei Contenuti; qualche riserva sembrano avere, invece, nei riguardi del binomio V come Veltroni e A come Amore (e l'intervista di De Gregori di ieri lo conferma).
L'articolo:
Sondaggio: "Veltroni si fa capire" Un discorso condiviso dal 72%
Ipr Marketing ha sondato in tempo reale, per Repubblica.it, un "panel" di cittadiniRisultati sorprendentemente positivi per il sindaco di Roma
L'importanza dell'aspetto emozionale: molti giudizipositivi ma i livelli di fiducia non si spostano di molto
di MASSIMO RAZZI
ROMA - Il progetto politico illustrato a Torino da Walter Veltroni sembra piacere molto agli italiani. Il 72% del totale (compreso il 64% degli elettori del centrodestra) afferma di condividerlo. Lo dice il sondaggio eseguito da Ipr Marketing per Repubblica.it ieri sera, in tempo reale. Un campione di 500 italiani disaggregati per sesso, età, residenza, è stato "testato" dopo aver ascoltato il discorso del Lingotto e ha dato un risultato a sorpresa molto positivo per il sindaco di Roma. Il "panel" è formato in modo da corrispondere alle tendenze politiche nazionali e viene interrogato per via telematica grazie a un palmare che riceve le domande e permette risposte rapidissime. Probabile che l'impatto emozionale delle parole di Veltroni giochino a suo favore soprattutto nell'immediato e che la maggior parte dei temi indicati corrispondano (anche indipendentemente dalle soluzioni proposte) al sentimento della gente. Di certo ne emerge un dato quasi "plebiscitario", che appare però più "realistico" quando, a una domanda sulle "ricadute" e gli effetti immediati del discorso, il 63% delle persone interpellate afferma di trovarsi "né più né meno vicino al Partito Democratico", mentre il 29% (15% degli elettori di centrodestra) si sente "più vicino di prima", il 5% (76% elettori di centrodestra) si sente "più lontano" e il 3% è senza opinione. Insomma, Veltroni ha centrato temi e problemi, è stato anche "convincente", ma da lì a dire che ha già spostato masse o capovolto tendenze, ce ne corre.
Di certo, il campione ha colto l'intento propositivo del sindaco di Roma: per il 35%, Veltroni si è limitato a parlare dei problemi del Paese, ma per il 64% (80% degli elettori del Pd, 74% di elettori di altri partiti del centrosinistra e 55% di elettori Cdl) ha proposto anche delle soluzioni. Non solo, il 72% (tra cui il 64% di elettori di centrodestra) affermano di condividere il progetto da lui proposto, anche se questo non significa che abbiano fiducia in lui o siano pronti a votarlo. I giudizi. Alle persone del panel sono state poste una serie di domande sull'impressione che hanno tratto dal discorso. Veltroni è stato chiaro (per il 72%), ha dimostrato preparazione (70%), è stato competente (69%), sincero (68%), convincente (63%), credibile (60%), ha ispirato fiducia (56%). Anche tra gli elettori di centrodestra, queste percentuali sono alte: scendono sotto il 50% solo per quanto riguarda capacità di convincere (48%), credibilità (44%) e fiducia (36%). I voti. I cittadini "testati" hanno anche espresso un voto complessivo sul discorso del candidato alla segreteria del Pd. Il 74% ha espresso voti positivi (da 6 a 10), il 22% voti negativi (da 1 a 5), il 4% non ha dato voti. Interessante notare che la percentuale di voti positivi è altissima (98% e 97%) sia tra gli elettori del Pd che tra quelli degli altri partiti del centrosinistra e scende al 55% tra gli elettori del centrodestra che hanno espresso nel 43% dei casi, insufficienze.
Di certo, il campione ha colto l'intento propositivo del sindaco di Roma: per il 35%, Veltroni si è limitato a parlare dei problemi del Paese, ma per il 64% (80% degli elettori del Pd, 74% di elettori di altri partiti del centrosinistra e 55% di elettori Cdl) ha proposto anche delle soluzioni. Non solo, il 72% (tra cui il 64% di elettori di centrodestra) affermano di condividere il progetto da lui proposto, anche se questo non significa che abbiano fiducia in lui o siano pronti a votarlo. I giudizi. Alle persone del panel sono state poste una serie di domande sull'impressione che hanno tratto dal discorso. Veltroni è stato chiaro (per il 72%), ha dimostrato preparazione (70%), è stato competente (69%), sincero (68%), convincente (63%), credibile (60%), ha ispirato fiducia (56%). Anche tra gli elettori di centrodestra, queste percentuali sono alte: scendono sotto il 50% solo per quanto riguarda capacità di convincere (48%), credibilità (44%) e fiducia (36%). I voti. I cittadini "testati" hanno anche espresso un voto complessivo sul discorso del candidato alla segreteria del Pd. Il 74% ha espresso voti positivi (da 6 a 10), il 22% voti negativi (da 1 a 5), il 4% non ha dato voti. Interessante notare che la percentuale di voti positivi è altissima (98% e 97%) sia tra gli elettori del Pd che tra quelli degli altri partiti del centrosinistra e scende al 55% tra gli elettori del centrodestra che hanno espresso nel 43% dei casi, insufficienze.
Fiducia. Il discorso di Torino, si diceva, ha inciso meno per quanto strettamente riguarda la fiducia in Veltroni: per il 67% dei casi (57% di elettori del Pd, 53% di elettori di altri partiti dell'Unione e 77% di elettori del centrodestra) il grado di fiducia è rimasto uguale; per il 30% del campione (compreso un 19% di elettori di centrodestra) è aumentata.
(da la Repubblica, 28 giugno 2007)
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