PASSI INDIETRO «In Toscana verranno eletti 182 rappresentanti nell’assemblea costituente del Pd, se davvero si vuole fare posto alla società, ai giovani e alledonne, molti di noi dovranno farsi da parte». È una valutazione matematica e politica insieme quelli del presidente della Toscana Claudio Martini sul nascente Pd. «Già oggi se facciamo la somma fra i comitati direttivi di Ds e Margherita arriviamo a più di 300 persone- spiega - Quindi va cambiato lo stesso concetto di gruppo dirigente, va pensata davvero una nuova struttura. Perché non è che chi sarà nell’assemblea sarà dirigente e gli altri no». Anche perché i numeri (182 posti per Roma, 364 per l’assemblea regionale) non basterebbero per tutti i “politici” (istituzionali e di partito) di Ds e Margherita. Tanto che lo stesso Martini non ha ancora deciso se candidarsi il prossimo 14 ottobre.Intanto in vista delle primarie che dovranno eleggere anche il nuovo segretario regionale del Pd, a sostegno della candidature di Andrea Manciulli è scesa in campo l’associazione de “I socialisti per il partito democratico”. Gli ex esponenti toscani del Psi iscritti ai Ds, tra cui il sottosegretario Beatrice Magnolfi, l’ex parlamentare Carlo Carli e Valerio Vannetti, della segreteria regionale della Quercia toscana, dicono di condividere «le modalità politiche per come questa candidatura si è manifestata, con una forte natura unitaria e pensiamo sia in grado di favorire anche in Toscana la nascita di una nuova e grande forza politica fondata sui valori del riformismo, della democrazia e della laicità. Chi, come noi, proviene dall’esperienza del Psi, - spiegano nel loro appello - guarda a questo nuovo partito come il luogo dove convergano i valori di tante generazioni di donne e di uomini che hanno speso tanta parte della loro vita in un impegno politico e civile, perché il nostro Paese potesse conquistare sempre più ampie condizioni di libertà, di democrazia e di diritti». v.fru.
(L'Unità, Rassegna Stampa, 10/08/2007)
Nessun commento:
Posta un commento