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domenica 14 ottobre 2007

L'Alfabeto del Partito Democratico di FUCECCHIO

22 parole per un linguaggio nuovo della politica

Un’idea, nata dall’entusiasmo suscitato dai congressi dei DS e della Margherita, un tavolo appartato nella biblioteca di Fucecchio, un confronto dopo il discorso del Lingotto di Walter Veltroni e l’alfabeto diventa una proposta politica precisa.
Le paure suscitate dalla destra, la rabbia di Grillo?. No.
I ragazzi dell’alfabeto sanno che solo con la politica, quella vera, si risolvono i problemi dell’Italia. Sanno che è una strada in salita, ma che non ce ne sono altre.
Ripongono la loro fiducia nel Partito Democratico.


L'alfabeto non nasce per cercare neologismi, piuttosto per riscoprire il significato delle parole, per scolpire i temi con i quali il Partito Democratico non può non confrontarsi.
Non è un insieme di parole, ma una struttura organica che ruota attorno ad alcuni temi che non possono essere sostituiti:
Ambiente, Buongoverno, Costituzione. L'A B C del Partito Democratico.


Una proposta di:
Sandro Buggiani, Valentina Cantini, Marzia Cartocci, Aurora Del Rosso, Sara Matteoli, Michele Polidori, Valentina Russoniello, Alessio Sabatini.

venerdì 28 settembre 2007

Alfabeti a confronto

Proponendo il nostro Alfabeto Democratico alla 1 Festa del PD del Circondario Empolese Valdelsa, abbiamo cercato di stimolare la riflessione delle persone riguardo al nascente partito.
Il nostro obiettivo era soprattutto quello di spostare l'attenzione sui contenuti, sulle tematiche, sui problemi, sui limiti della politica, dell'economia, della società italiana con cui il Partito Democratico dovrà necessariamente confrontarsi.
Abbiamo così dato la possibilità, a chi lo volesse, di poter esprimere per ogni lettera dell'alfabeto una parola; abbiamo distribuito delle cartoline che dovevano essere compilate indicando una Parola Democratica.
Una volta compilate, le cartoline dovevano essere imbucate nelle urne poste all'interno del nostro stand: un'urna per ogni lettera dell'alfabeto.
Nel corso dell'ultima sera, infine, abbiamo aperto le urna e resi noti i risultati; grazie alla grande partecipzione della gente (220 cartoline in totale) ne è venuto fuori un secondo alfabeto.

L'Alfabeto della Festa del PD di Montelupo risulta diverso in molti suoi punti se comparato al nostro Alfabeto Democratico. Confrontando le lettere dei due alfabeti compaiono, in entrambi, le parole Ambiente, High Tech, Integrazione culturale, Merito, Trasparenza, Valori, Welfare e la parola Partecipazione (anche se, per precisione, nel nostro alfabeto compare alla D di Democrazia partecipativa).
Se si guarda alle altre parole della'alfabeto, la tendenza delle persone è stata quella di dare molta importanza a parole come Onestà, Giustizia, Diritti, Etica, Qualità, Rispetto; queste parole sottolineano come sia sentita molto stringente nei cittadini la necessità di dover riformare, in primo luogo, la nostra politica e le nostre classi dirigenti.
L'alfabeto della Festa di Montelupo ci induce inoltre a sottolineare come sia necessario garantire un sistema partitico più semplice e fondato su un'ottica bipolare, dove prevalga l'unità alla divisione, le necessità collettive a quelle individuali.
Molto votate infine parole come scuola, cultura.
La parola Libertà è risultata la più votate; a seguire Legalità e Onestà.
Non sorprende che la parola Libertà sia la più votata; un cittadino che non ha la possibilità di scegliere e decidere fino in fondo è, infatti, un cittadino che, in senso più ampio, non è completamente libero o che vede comunque minacciata la propia libertà.

giovedì 27 settembre 2007

Anche Veltroni e Manciulli votano la loro Parola Democratica

Anche Walter Veltroni, in occasione del suo discorso di venerdì 21 settembre nell'area ex mercato ortofrutticolo di Avane-Empoli, ha votato la sua Parola Democratica.
Sul cartoncino che abbiamo utilizzato per far votare le persone alla 1 Festa del PD del Circondario Empolese Valdelsa, il sindaco di Roma ha scritto la parola Speranza.
Appena terminato l'incontro cui ha partecipato anche Andrea Manciulli, candidato alla segreteria regionale del PD, e Sandra Bonsanti, presidente del Comitato regionale per Veltroni, siamo riusciti ad avvicinarci a Veltroni e a spiegargli brevemente la nostra iniziativa.
Gli abbiamo anche consegnato un piccolo libro in cui abbiamo raccolto tutte le parole del nostro Alfabeto Democratico e in cui abbiamo cercato di precisarle e definirle meglio.
Anche Andrea Manciulli ha dato il suo contributo: il segretario Ds Toscana ha votato la parola Coraggio.


Queste alcune foto della giornata









<-- Walter Veltroni mentre scrive la sua Parola Democratica
Da sinistra: Andrea Manciulli, candidato alla segreteria del PD Toscana, Walter Veltroni, Sandra Bonsanti, presidente Comitato per Veltroni Toscana -->
<-- Walter Veltroni appena arrivato
Walter Veltroni durante il suo discorso -->

martedì 25 settembre 2007

L'Alfabeto della 1 Festa del Partito Democratico del Circondario Empolese Valdelsa di Montelupo F.no

In occasione della 1 Festa del Partito Democratico del Circondario Empolese Valdelsa abbiamo dato la possibilità alle persone di poter esprimere le proprie idee nei confronti del nascente partito. Nello specifico abbiamo dato loro la possibilità di poter votare le proprie Parole Democratiche per ciascun lettera dell'alfabeto utilizzando come stimolo l'Alfabeto del Partito Democratico di Fucecchio.

Ne è venuto fuori un secondo alfabeto.

Ecco l'Alfabeto Democratico della Festa di Montelupo F.no:



Ambiente
Bipolarismo
Cultura
Diritti
Etica
Famiglia
Giustizia
High Tech
Impegno , Integrazione culturale
Libertà
Merito
Novità
Onestà
Partecipazione
Qualità
Rispetto
Scuola, Serenità, Sobrietà
Trasparenza
Unità
Valori
Welfare
Zelo, tolleranza Zero all'evasione fiscale



Ecco le parole più votate:

Libertà 8 voti
Legalità 7 voti
Partecipazione, Onestà 6 voti
Giustizia, Qualità 5 voti

Voti totali: 220

venerdì 21 settembre 2007

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire Z come anno Zero del PD?

Z come anno Zero del PD
Cominciamo dal 2007 a contare gli anni:
- della speranza in un futuro migliore
- della fiducia dei cittadini nelle istituzioni
- di una nuova collaborazione tra cittadini e politici
- del prevalere dell’interesse generale sugli interessi particolari
della nascita di una forza democratica, innovatrice e progressista che si proponga come punto di riferimento sicuro per una società che sta cercando di ritrovare la sua strada.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire W come Welfare?

W come Welfare
L’equità sociale deve essere lo spirito guida che ci
porti a realizzare un sistema di Welfare più efficiente e che vada incontro alle esigenze della collettività nella sua interezza.
Una società civile si manifesta attraverso la democrazia, dalla quale deriva, e dallo Stato sociale ( Welfare ) dal quale riceve sostanza.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire V come Valori?

V come Valori

Il partito democratico si propone di riaffermare valori e principi che nella nostra società si stanno perdendo, la cui definizione parte inevitabilmente dal testo della Costituzione.
Su tutti emergono il rispetto delle persone, la libertà dai condizionamenti, l’uguaglianza tra i cittadini.
E’ necessario il recupero , da parte di tutti, di un nuovo senso civico.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire U come Università e ricerca?

U come Università e ricerca
Se vogliamo un Paese moderno e competitivo è assolutamente necessario puntare su una formazione universitaria di alto livello: contenuti, competenza, serietà, impegno, merito, collaborazione con le università straniere e stretti rapporti con il mondo del lavoro devono essere le parole d’ordine. Sono necessari maggiori finanziamenti alla ricerca, ma è opportuno anche un controllo maggiore sull’impiego delle risorse e sul lavoro di ricercatori e professori

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire T come Trasparenza?

T come Trasparenza
La democrazia vive di trasparenza: è una qualità, un requisito da pretendere in tutti gli aspetti che influenzano la vita di una comunità. A maggior ragione deve essere pretesa nelle fasi che precedono scelte decisionali che toccano l’intera collettività. E sull’effettività di scelte trasparenti anche al suo interno, il Partito Democratico si giocherà la carta della fiducia dei cittadini.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire S come Sicurezza?

S come Sicurezza
La sicurezza è un diritto di cittadinanza da tutelare e garantire.
Si avverte la necessità di dare risposte diverse attraverso l’adozione di strumenti più mirati ed
efficaci per ristabilire una sicurezza reale, riportando l’aspetto sociale in primo piano, senza
nessuna volontà di discriminazione o emarginazione, ma facendo rispettare la legalità da parte di tutta la cittadinanza, anche attraverso un’accurata attività di prevenzione.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire R come Riforme?

R come Riforme
La necessità di Riforme è uno degli aspetti più sentiti dall’intera società italiana. Parlare di politica riformista, significa confrontarsi con i cambiamenti che avvengono all’interno del paese e saper trovare quella formula di sintesi che ponga al di sopra di tutto il benessere dei cittadini, in un’ottica di interesse generale. Non esistono riforme di destra o di sinistra, esistono soltanto quelle riforme che gli individui ritengono necessarie e fondamentali per il vivere comune.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire Q come Questione meridionale?

Q come Questione meridionale

Lo sviluppo dell’Italia passa dalla risoluzione dei problemi del Sud legati alle emergenze come acqua, rifiuti, emergenza ed infrastrutture attraverso politiche specializzate e non separate per il Mezzogiorno.
Si avverte la necessità di superare la stasi della burocrazia con una reale autonomia e indipendenza delle istituzioni locali per dare una scossa al sistema attuale e valorizzare le nuove proposte che arrivano sia dal mondo giovanile che da quello imprenditoriale.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire P come Pace?

P come Pace
Perché affermare di essere a favore della pace non vuole dire fare della demagogia ma credere che le controversie possano essere risolte attraverso azioni diplomatiche, senza ricorrere all’uso della violenza. Essere contro la guerra significa, prima di tutto, aver rispetto della dignità e della vita delle persone, significa non rimanere nella cieca convinzione di essere sempre dalla parte della ragione. La lotta al terrorismo, in tal senso, non può essere affrontata facendo guerra agli Stati che permettono la nascita e lo sviluppo di organizzazioni terroristiche ma, piuttosto, riflettendo sulle motivazioni che portano larga parte della popolazione di questi stessi Paesi a sostenere azioni criminali e spietate contro le nostre democrazie.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire O come Occupazione?

O come Occupazione
La necessità di riformare il mercato del lavoro costituisce una priorità non soltanto per diminuire la disoccupazione ma per garantire diritti e tutele a tutti i lavoratori in particolar modo a quelli a tempo determinato. La garanzia di un lavoro quanto più stabile e dignitoso, infatti, incide positivamente sulla vita delle persone e sulla visione che queste hanno del futuro. Il contratto a tempo determinato dovrebbe essere uno strumento a disposizione delle imprese per testare le capacità dei lavoratori prima di assumerli a tempo indeterminato, per coprire i “picchi produttivi” o per le imprese che operano in settori caratterizzati da stagionalità e non un modo per i datori di lavoro di evitare gli adempimenti propri del contratto a tempo indeterminato.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire N come Necessità collettive?

N come Necessirà collettiva
Spesso siamo indotti a pensare che le nostre necessità siano quelle di tutti e diventiamo insofferenti se le istituzioni non rispondono alle nostre esigenze.
Esistono però delle necessità collettive che sono facilmente riconoscibili:
- una scuola qualificata
- una struttura sanitaria efficiente
- trasporti e infrastrutture adeguati alla società moderna

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire M come Merito?

M come Merito
Per lo sviluppo e l’emancipazione del Paese è necessario sconfiggere tradizioni radicate come quelle del favoritismo e del nepotismo.
Uno stato democratico deve dare l’occasione a chiunque abbia merito e talento la possibilità di dimostrarlo in ogni campo senza cedere a logiche di cooptazione e interessi corporativi.La scuola pubblica deve individuare precocemente i migliori elementi valorizzandoli e preparandoli al meglio ad una leale competizione nel mondo del lavoro.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire L come Laicità dello Stato?

L come Laicità dello Stato
La laicità è principio fondamentale e irrinunciabile di ogni stato moderno. Pur nel rispetto e nel dialogo reciproco Stato e Chiesa devono essere autonome nelle loro sfere di attività. Solo uno Stato che riconosca questo principio è in grado di garantire la libertà di espressione e religione dei suoi cittadini.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire I come Integrazione culturale?

I come Integrazione culturale
Il fenomeno dell’immigrazione deve essere affrontato con i giusti mezzi: in molte realtà sono già in atto politiche di integrazione attuate tramite associazioni, scuole, istituzioni. É necessario continuare su questa strada: i tempi sono maturi anche per riforme coraggiose, come ad esempio estendere il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati nati nel nostro Paese.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire H come High tech?

H come High tech

Avvalersi dell’alta tecnologia significa avere reti informatiche aggiornate che consentono alle amministrazioni pubbliche di farti sentire a casa tua anche quando sei lontano, industrie e mezzi di trasporto più sicuri e meno inquinanti, ospedali in grado di offrire le soluzioni più all’avanguardia nel rispetto della persona e sempre alla ricerca della massima sicurezza. Avvalersi dell’alta tecnologia significa guardare al futuro con il desiderio di vederlo più sicuro, più pulito e soprattutto per tutti.

L'Alfabeto Democratico: che cosa significa dire G come Giovani?

G come Giovani
I giovani chiedono alla politica di essere coerente, una politica di contenuti e fatti concreti, una politica che sia capace di inserirli al centro delle discussioni di oggi in funzione del domani che verrà. Un nuovo patto generazionale deve essere riscritto affinchè l’equilibrio all’interno dello Stato sociale sia mantenuto, per garantire alle nuove generazioni una speranza concreta. L’unica cosa di cui noi giovani possiamo essere sicuri è che il Futuro ci appartiene.