Una sintesi della conversazione con Corradino Mineo, direttore di RaiNews24, nella sua rubrica il Caffè
In mattinata, intervenendo alla trasmissione televisiva “il caffè” di Rai News 24, condotta da Corradino Mineo, il candidato alla segreteria del Partito Democratico, Walter Veltroni è tornato su diversi argomenti al centro del dibattito di queste settimane. “Le primarie saranno un grande segno di speranza. Se andranno a votare tante persone il 14 ottobre credo che sarà una festa della democrazia. Previsioni non ne faccio, ma sarebbe una notizia fantastica l'idea che da questa crisi che il Paese vive - ha concluso – si può uscire con un'indicazione di serenità, coesione e modernità". Il Partito democratico non dovrà nascere con un obiettivo di vita ridotto ai prossimi due o tre anni, ma per i prossimi decenni. Veltroni ha tracciato l’dentikit di un partito che nasce “con un'idea di crescita e trasformazione della società italiana che è un'idea di giustizia sociale, che deve rispondere ai problemi dell'Italia. Non nasce per le sue beghe o vicende interne, e dovrà essere una novità anche dal punto di vista della civilizzazione del dibattito politico, esterno e interno”. In un paese da troppi anni inchiodato da un lato dalla polemica contro Berlusconi e dall'altro da quella contro la sinistra “il Pd deve cambiare pagina e anche il lessico della politica, parlando di ciò di cui parlano gli esseri umani". Sulla riforma elettorale Veltroni ha ribadito che una nuova legge "va fatta in Parlamento ma tra l'attuale legge elettorale e il referendum è meglio il referendum". Il sistema elettorale delineato da Veltroni deve garantire il “bipolarismo. Ci dovrà essere un'alternativa tra il bipolarismo coatto di questi anni e il ritorno al fatto che i governi si fanno come nella Prima Repubblica”. (da www.lanuovastagione.it)
In mattinata, intervenendo alla trasmissione televisiva “il caffè” di Rai News 24, condotta da Corradino Mineo, il candidato alla segreteria del Partito Democratico, Walter Veltroni è tornato su diversi argomenti al centro del dibattito di queste settimane. “Le primarie saranno un grande segno di speranza. Se andranno a votare tante persone il 14 ottobre credo che sarà una festa della democrazia. Previsioni non ne faccio, ma sarebbe una notizia fantastica l'idea che da questa crisi che il Paese vive - ha concluso – si può uscire con un'indicazione di serenità, coesione e modernità". Il Partito democratico non dovrà nascere con un obiettivo di vita ridotto ai prossimi due o tre anni, ma per i prossimi decenni. Veltroni ha tracciato l’dentikit di un partito che nasce “con un'idea di crescita e trasformazione della società italiana che è un'idea di giustizia sociale, che deve rispondere ai problemi dell'Italia. Non nasce per le sue beghe o vicende interne, e dovrà essere una novità anche dal punto di vista della civilizzazione del dibattito politico, esterno e interno”. In un paese da troppi anni inchiodato da un lato dalla polemica contro Berlusconi e dall'altro da quella contro la sinistra “il Pd deve cambiare pagina e anche il lessico della politica, parlando di ciò di cui parlano gli esseri umani". Sulla riforma elettorale Veltroni ha ribadito che una nuova legge "va fatta in Parlamento ma tra l'attuale legge elettorale e il referendum è meglio il referendum". Il sistema elettorale delineato da Veltroni deve garantire il “bipolarismo. Ci dovrà essere un'alternativa tra il bipolarismo coatto di questi anni e il ritorno al fatto che i governi si fanno come nella Prima Repubblica”. (da www.lanuovastagione.it)
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