lunedì 24 settembre 2007

Un codice etico per il PD

Sarà fondato sulla legalità.
"Il Partito democratico si dara' un codice etico fondato sui principi della legalità. Non importa se perderemo qualche pezzo in seguito a questa scelta, ma è importante segnare una distanza precisa, neutralizzando i condizionamenti dei poteri criminali". Lo ha detto Walter Veltroni, a Palermo per un incontro con gli industriali siciliani. Per Veltroni il tema non può interessare solo il Pd: "Ci vogliono regole generali a livello nazionale e regionale che determinino una linea comune su questo fronte". Veltroni ha poi sottolineato che se "è importante il principio della presunzione di innocenza fino alla conclusione dei diversi gradi di giudizio, c'è anche un problema di opportunità da tenere presente". "Dopo il 14 ottobre, comunque vadano le cose - ha aggiunto Veltroni - inizia un lavoro comune attorno a un tema centrale, decisivo per il destino dell'Italia, perchè le condizioni in cui si trovano alcune aree arretrate, rischiano di non far crescere il Paese. Si tratta di uno sforzo di liberazione che deve chiamare a raccolta le forze migliori della politica insieme a quelle della società civile. Ma i partiti e la politica devono dimostrarsi credibili". Serve un segnale forte: "La lotta alla mafia e ai poteri criminali senza quartiere, quale aspetto centrale del processo di modernizzazione del Paese passa anche attraverso il gran numero degli imprenditori che non pagano il pizzo. E' una battaglia liberale. In questo senso le parole di Napolitano sono importanti. Questa sfida - ha concluso Veltroni - riguarda tutti e riguarda il futuro dell'Italia perchè la mafia non c'è solo quando spara, ma è nella vita delle persone che non sono libere, dentro quella degli imprenditori che pagano il pizzo".

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