domenica 16 settembre 2007

Messaggero (Roma) - 20 set. Melandri:«Storie e culture diverse nella lista di Veltroni per il Pd».


Con noi anche Pancalli e Ozpetekdi Caludio Marincola

«Roma naturalmente è un vetrina troppo importante, stiamo costruendo in collaborazione con le altre liste qualcosa che contenga l’“anima”, lo spirito innovativo della candidatura di Walter e al tempo stesso la qualità dell’esperienza romana».
Giovanna Melandri è tornata alla scrivania di ministro. Le vacanze - si fa per dire - le ha trascorse al Gemelli. Ricoverata. Lastre, antibiotici, riposo assoluto. Unica consolazione qualche buona lettura.
Un saggio l’ha colpita in particolare. Lo ha scritto un politologo brasiliano, Roberto Mangabeira Unger. «È un nuovo manifesto - lei sintetizza - in cui si coltiva l’idea di una sinistra in grado di superare le incrostazioni del secolo passato, una sinistra che esprima una nuova creatività».
Da due giorni il ministro Melandri vola più basso. Ha ripreso la solita routine. Si è rimessa al lavoro per “chiudere” la “sua” lista che oggi verrà presentata ufficialmente. Obiettivo: condensare in un elenco le diverse vocazioni del Pd.
Il nome della lista a dire il vero non spicca per originalità. Si chiamerà “Per Veltroni ambiente, innovazione, lavoro”. Ricorda da vicino quel combinato disposto che ha accompagnato Veltroni nelle ultime due tornate elettorali.
È così?«C’è la stessa esigenza di rimescolamento. Culture e storie diverse in contatto fra loro. Tireremo i fili di quello che è stato il discorso di Walter al Lingotto di Torino». La politica farà un passo indietro?
«Casomai il contrario. Questa lista avrà piena dignità politica. Sarà formata da molti giovani, giovani di varia origine e provenienza che in questi anni la politica l’hanno fatta ma in un modo diverso. Nelle associazioni, nel mondo del volontariato e del lavoro. Con un’attenzione alle esperienze sociali laiche e religiose e l’impegno garantire un rinnovamento generazionale».
I nomi?
«Luca Pancalli, l’ex commissario della Figc, che rappresenterà il mondo delle professioni; Ferzan Ozpetek, quello della Cultura; Tobia Zevi, presidente dei giovani della Comunità ebraica; Mattia Stella, presidente dei Giovani per la Costituzione; la nuotatrice Alessia Filippi (che si candiderà nel collegio di Tor Bella Monaca, ndr); Francesco Florenzano, presidente dell’Upter; Pietro Barbieri, presidente del Movimento per il Superamento dell’handicap; Michele Samogia, presidente di Kanimambo; Costanza Fanelli, presidente delle cooperative sociali; Paola Concia, per i Diritti. E ci saranno anche gli Ecodem, a partire da Roberto Della Seta, più alcuni rappresentanti del mondo sindacale, Agostino La Padula e Agostino Megale».
E i “pezzi da 90”?«Come ha detto Anna Finocchiaro, ”ci offriamo in garanzia per i più giovani”. Ci saranno Lilli Gruber e Silvia Costa, gli assessori capitolini Marco Causi e Jean-Léonard Tuoadì. Ringrazio anche il ministro Giuliano Amato che in Toscana si candiderà al posto numero 3 lasciando quello di capolista ad un giovane».
Anche voi, come Grillo, metterete il bollino blu?
«Noi non mettiamo bollini, facciamo una scelta, una selezione, apriamo porte e finestre. Una risposta anche a chi in questi giorni cerca scorciatoie populistiche usando una retorica che fa crollare il linguaggio ai vaffa...».

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