lunedì 10 settembre 2007

Sbarbati: Repubblicani Europei in campo per Veltroni. Trovato accordo, alle primarie ci saremo

Le primarie del Partito democratico si arricchiscono di un nuovo protagonista. I Repubblicani europei di Luciana Sbarbati scendono in campo e annunciano: parteciperemo alle primarie del Pd e sosterremo la candidatura di WalterVeltroni. La decisione e' stata presa dopo un incontro con il sindaco di Roma, avvenuto ieri mattina in Campidoglio. Un faccia a faccia tra il segretario in pectore del Pd, il presidente dei Repubblicani europei Adriano Musi e la segretaria nazionale Luciana Sbarbati.
Sbarbati, gia' membro del comitato dei 45 che ha stilato leregole per il prossimo 14 ottobre, nelle scorse settimane non aveva nascosto le sue critiche a un processo "verticistico" e "privo di un reale dibattito sui contenuti". Ieri, pero', l'incontro con Veltroni e' stato positivo: "Abbiamo trovato un accordo sulla nostra piattaforma programmatica che avevamo inviato a Veltroni. Ora lavoreremo per mettere a punto la nostra partecipazione nelle liste, naturalmente a sostegno del sindaco di Roma". I contenuti dell'accordo sono quelli per cui i Repubblicani si battono da tempo: "Scienza e ibera ricerca- spiega Sbarbati- ma controllata nelle sue applicazioni. Una politica estera ispirata al multilateralismo e uno Stato improntato a una sana laicita', che non vuol dire laicismo".
Il prossimo appuntamento in calendario e' quello del 22settembre, quando Veltroni sara' ospite dell'assemblea nazionale dei Repubblicani, che si terra' all'hotel Palatino di Roma. Una presenza che sugellera' l'accordo in vista delle primarie: "Sono contenta- aggiunge Sbarbati- perche' quest'occasione non e' stata sprecata. La nostra partecipazione aumenta il pluralismo interno al Pd e offre spazio a una cultura leale ma concorrente nella definizione delle caratteristiche del nuovo partito".
Infine, Sbarbati lancia un appello in sintonia con gli altri candidati alla guida del Pd: "Sarebbe molto meglio se il 14 ottobre si facesse pagare un euro, invece che cinque, agli elettori. Sarebbe un modo certo per aprire a una maggiore partecipazione".
(Fonte Agenzia Dire, 8 settembre)

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