La necessità di riformare il mercato del lavoro costituisce una priorità non soltanto per diminuire la disoccupazione ma per garantire diritti e tutele a tutti i lavoratori in particolar modo a quelli a tempo determinato. La garanzia di un lavoro quanto più stabile e dignitoso, infatti, incide positivamente sulla vita delle persone e sulla visione che queste hanno del futuro. Il contratto a tempo determinato dovrebbe essere uno strumento a disposizione delle imprese per testare le capacità dei lavoratori prima di assumerli a tempo indeterminato, per coprire i “picchi produttivi” o per le imprese che operano in settori caratterizzati da stagionalità e non un modo per i datori di lavoro di evitare gli adempimenti propri del contratto a tempo indeterminato.
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