giovedì 8 novembre 2007

AL PD SERVE UNA NUOVA GRANDE ORGANIZZAZIONE GIOVANILE


di Fausto Raciti e Roberto Speranza, Segretario e Presidente della Sinistra Giovanile Nazionale

La stagione politica che si è aperta con la nascita del Pd rappresenta una straordinaria opportunità per le giovani generazioni. Si tratta, innanzitutto, di ridare senso e funzione alla politica, di ridefinirne un profilo tale da renderla il principale strumento per la costruzione di una realtà migliore.

Le sfide che l’Italia ha davanti a sé sono alte e complesse. Trovare il proprio posto nel “nuovo mondo”, quello globalizzato, rafforzare il processo di integrazione comunitaria, ricostruire coesione tra i tanti pezzi che compongono il “mosaico sociale” della nazione: nord e sud, giovani e non, lavoratori precari e stabili, cittadini ed extracomunitari. Solo così sarà possibile ridare fiducia a ragazzi condannati dagli assetti sociali dell’Italia a competere nella parte bassa e dequalificata del mercato del lavoro, presi da una certa sfiducia - dato più antropologico che politico - nelle proprie possibilità, in un Paese che cresce poco e redistribuisce sempre in direzione degli interessi organizzati.

La “nuova politica” dovrà essere in grado di costruire un rinnovato senso dell’essere italiani, una nuova missione collettiva rispetto al futuro dell’Italia.

Il Pd, serve prima di tutto a questo. Nella sua azione politica e di governo, dovrà misurare costantemente la sua sintonia con la nostra generazione. Dovrà saper intaccare e disarticolare le corporazioni della società italiana, mettere realmente al centro i saperi, la scuola e l’università, concepiti come gli asset fondamentali della società di oggi e del futuro, saper promuovere merito, talenti ed innovazione, liberando il lavoro dalle degenerazioni della precarietà e offrendo al Paese una prospettiva di equità e sviluppo.

Le prime scelte del nuovo partito vanno nella direzione giusta. Le elezioni primarie e la composizione delle assemblee costituenti segnalano una carica di innovazione significativa. La parità dei generi e la presenza degli “under 30” sono un elemento di indiscutibile avanzamento sul terreno dell’innovazione della politica. Su queste basi riteniamo fondamentale dar vita ad un nuovo grande soggetto politico generazionale.

Ci ha fatto riflettere vedere tanti giovani votare e candidarsi. Quando parliamo di giovani parliamo essenzialmente di studenti, ricercatori, lavoratori e disoccupati, che hanno deciso di fare un pezzo della loro strada insieme a noi, nel Pd. Questi ragazzi hanno partecipato perché, per una volta, hanno avuto l’occasione di essere protagonisti. Tale protagonismo non crediamo vada disperso, ma valorizzato.

Siamo ragazzi di questo paese che con fatica e piacere, quotidianamente lavorano per un paese migliore con migliaia di coetanei.

Vogliamo dare vita ad un progetto politico e generazionale, che interpreti le esigenze dei giovani italiani, strutturato, fortemente territoriale, plurale nelle forme e nei linguaggi. Non ci interessano operazioni di facciata, ma la creazione di nuovi spazi con tutti i ragazzi disposti a farlo, da Enna a Bolzano, da Bari a Genova. Non ci vogliamo ghettizzare, ma offrire a questo nuovo grande partito l’opportunità di “dare priorità al futuro”.
Lo ha scritto bene su “Europa”, pochi giorni fa, Piero Giacon, giovane costituente del Pd.

La Sinistra Giovanile ed i Giovani della Margherita, le due organizzazioni giovanili di Ds e Dl, sono stati strumenti importanti di rapporto con le giovani generazioni. Esse hanno promosso la partecipazione studentesca nelle scuole e nelle università, nei luoghi dell’aggregazione, nei territori, sensibilizzando una generazione su grandi temi come la pace, il lavoro, l’ambiente, i diritti e misurandosi con le grandi e piccole battaglie del quotidiano.

Oggi va reinterpretato il ruolo di queste organizzazioni. Lo vogliamo fare in forme nuove, facendo all’associazionismo e dei movimenti, così come delle tante realtà che guardano con interesse alla costruzione del Pd elementi costitutivi, linfa vitale, per il nostro nuovo percorso.

Lo vogliamo fare mettendo al centro quelli che il 14 ottobre hanno votato alle primarie, e quelli che ad ogni livello, con determinazione e coraggio, sono stati eletti. Siamo convinti che questo sia il modo migliore per fare vivere il Pd tra le giovani generazioni, offrendo loro una casa, un luogo in cui partecipare in maniera attiva alla vita del loro Paese. Pensiamo ad un’organizzazione che incontrerà i giovani italiani nei luoghi dove essi vivono quotidianamente. Nelle scuole, nelle università, sul lavoro, come pure nei luoghi della socializzazione e del divertimento. Per questo crediamo che sia indispensabile, a partire dai prossimi giorni, iniziare il percorso per dare vita al nuovo soggetto generazionale, partendo dagli eletti nelle varie assemblee costituenti ma sapendo che gli eletti non sono sufficienti. Per questo ci rivolgiamo alla Sinistra Giovanile, ai Giovani della Margherita, a tutte le reti associative giovanili che in queste settimane hanno lavorato alle elezioni primarie ed a tutte le ragazze e i ragazzi che il 14 ottobre hanno votato.

Ci rivolgiamo a tutti i ragazzi di questo paese ed al segretario Walter Veltroni, perché ascolti la nostra richiesta di attenzione verso la nuova politica, che non può che passare per le giovani generazioni: crediamo che sia indispensabile, a partire dai prossimi giorni, costruire un comitato promotore nazionale e relativi comitati regionali. Chiediamo che siano protagonisti di questo la Sinistra Giovanile ed i Giovani della Margherita che, a partire dagli eletti nelle assemblee costituenti, costruiscano una rete per dare vita al nuovo soggetto generazionale.

Per parte nostra, la Sinistra Giovanile metterà a disposizione tutte le proprie migliori risorse, la propria storia e la propria esperienza; nella convinzione che oggi più che mai le ragioni dell’impegno politico della nostra generazione abbiano senso e trovino un campo fertile e ampio in cui cimentarsi per la costruzione di una realtà migliore.

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