E' stata una conferenza programmatica ricca di spunti per il Partito democratico Empolese Valdelsa quella che si è tenuta ieri, venerdì, e questa mattina, sabato, alla Fondazione I Care di Fucecchio.
Ieri è stato presentato il documento che costituisce un punto di partenza nella discussione programmatica verso le amministrative 2009.
Il segretario Faenzi nella sua relazione introduttiva ha elogiato il lavoro di
concertazione che il Pd ha fatto in questi mesi, trovando una sintesi che raccoglie tutte le esigenze e bisogni del territorio, definendo lo stesso documento “coraggioso, innovativo e che sa parlare alla Toscana”.
Fra gli ospiti Claudio Martini, presidente Regione Toscana e Andrea Barducci, vicepresidente della Provincia di Firenze.
Ieri anche il saluto dei rappresentanti di Italia dei Valori e Comunisti italiani. Manuele Vannucci, segretario Idv di Fucecchio, ha affermato che condivide in pieno le linee programmatiche del Pd e che «senza un Pd forte non si va da nessuna parte».
Presente anche Carlo Pino, segretario Idv di Empoli.
Paolo Gaccione, segretario d’area Comunisti italiani, a nome anche di Rifondazione comunista ha dichiarato la disponibilità dei due partiti, che hanno già concordato un programma unico, ad aprire un confronto approfondito mettendo al primo posto, come affermato da Faenzi nella relazione introduttiva, i bisogni reali dei cittadini.
Il presidente della Regione Claudio Martini ha messo a fuoco tre punti su cui ha sviluppato il suo intervento: crisi economica; relazione fra proposte politiche e il sentimento delle persone e la situazione del Partito democratico.
Sulla crisi Martini ha esplicitamente detto che se non si mete in gioco il nostro patrimonio programmatico, coniugando i provvedimenti di emergenza con la prospettiva, da questa situazione non si esce.
Per dare il polso dell’attuale contesto ha citato alcuni dati: «La Regione qualche tempo fa ha creato un fondo di risorse per garantire le imprese che chiedono prestiti alle banche. In meno di venti giorni 300 aziende hanno attinto a quel fondo per una cifra pari a 100milioni di euro, il 20% del totale.
Unico dato positivo è che una piccola percentuale di questi soldi non andranno a tamponare situazioni di emergenza, ma finanzieranno nuovi investimenti. Inoltre sono stati messi a diposizione 1650 euro una tantum per chi perde il lavorare e non gode di nessun ammortizzatore sociale».
Martini ha anche messo l’accento sulla necessità che si crei un doppio dinamismo fra istituzioni e parti sociali e economiche, sull’opportunità di investire fortemente sulla “green economy” cercando di fare della Toscana un distretto sull’energia rinnovabile, inoltre sul bisogno di creare un sistema universitario toscano.
Sul Pd il Presidente ha detto: «Dalla Toscana deve arrivare la spinta a trovare una sintesi politica univoca e coesa su tutte le questioni, anche quelle di coscienza. Non si può continuare a dividersi su tutte le questioni. La gente non ci percepisce come partito affidabile, non diamo segnali di organicità. Il progetto ambizioso del Pd diventa credibile sono se lo incarna una forza unificante».
Questa mattina l’intervento, fra gli altri, di Andrea Manciulli, segretario Pd Toscana. Gran parte del suo discorso è stato incentrato sulla crisi economica e sulle proposte che il Pd propone per combatterla: «La crisi c'è, la Toscana risponde. Comincio con lo slogan che abbiamo scelto per la nostra campagna di mobilitazione. La crisi economica è il nostro banco di prova per ridare dignità al lavoro e mettere l’uguaglianza sociale tra i valori fondanti di una nuova Italia. Non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione. Non vogliamo perderci nel dibattito se dover essere ottimisti o pessimisti nei confronti di questa crisi, che dobbiamo però riconoscere si innesta su una precedente crisi che attaglia la nostra regione da 10 anni a questa parte. Il nostro è un modello di sviluppo “stanco”, non cresciamo da anni. Facciamo che questa sia un’occasione per cercare idee di rilancio, per coinvolgere tutti i soggetti, non solo quelli politici, affinché si creino nuove forme di economia».
Sulla domanda di rinnovamento Manciulli ha affermato: «L’Empolese Valdelsa ha già fatto del rinnovamento un proprio punto fondante: qui avete fra i sindaci più bravi della Toscana e una classe dirigente giovane e vitale. Dal vostro territorio può venire un contributo essenziale.
Dovremmo fare in modo che il vostro esempio venga declinato anche in altre parti d’Italia. Voglio anche dire però che l’unica forma di rinnovamento che ci serve è competenza, dedizione e andare a fondo alle questioni».
Giancarlo Faenzi nelle conclusioni ha ricordato i punti principali del programma per quanto riguarda le prossime scadenze elettorali: creazione di liste per i consigli comunali con una età media di 40 anni e parità di genere; la necessità che le persone scelte rappresentino tutte le sensibilità del partito democratico del nostro territorio e la richiesta di tornare a 50 consiglieri regionali.
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