Ordine del Giorno: Il caso Eluana Englaro e lo stato di diritto in Italia
Dopo i tre gradi di giudizio che hanno sancito che può cessare l’alimentazione forzata che tiene in vita Eluana Englaro, in coma vegetativo irreversibile da 17 anni, ci aspettavamo il silenzio intorno a questa tristissima vicenda e che la sentenza potesse essere applicata.
Una clinica convenzionata di Udine si era resa disponibile da subito ad accogliere Eluana per eseguire ciò che la famiglia voleva e che la magistratura aveva autorizzato. Tutto questo percorso si è interrotto. Il Ministro Sacconi ha inviato un atto d'indirizzo alle regioni riguardante tutti: strutture pubbliche e private, ospedali e non. Nel documento si indica come illegale ogni atto volto ad interrompere cibo e idratazione delle persone in stato vegetativo. A questo documento il Ministro aggiunge dichiarazioni che suonano come una vera e propria minaccia: “certi comportamenti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze inimmaginabili”. Questo atto d’indirizzo e le successive dichiarazioni del Ministro hanno di fatto bloccato la clinica di Udine che ha comunicato di non poter accogliere Eluana per paura di perdere i rimborsi per i ricoveri, in pratica di perdere la convenzione con il SSN.
Riteniamo gravissimo questo atto del Ministro Sacconi ( per il quale è stato indagato dalla Procura di Roma che ha ipotizzato il reato di violenza privata ) che ha di fatto impedito l’attuazione di una sentenza. La volontà di un ministro ma anche di un intero governo non possono impedire l’esecuzione di una sentenza pena la fine di un ordine giudiziario indipendente e quindi la fine dello stato di diritto nel nostro paese.
Chiediamo le dimissioni del Ministro Sacconi reo con il suo comportamento di alterare lo stato di diritto nel nostro paese
Chiediamo al Presidente della Repubblica
- di farsi garante del rispetto dei principi costituzionali e nello specifico del rispetto dell’art. 32 della costituzione;
- di farsi garante della separazione e dell’indipendenza del potere giudiziario dall’esecutivo e quindi della libera e dovuta attuazione delle sentenze.
Chiediamo al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e all’Assessore alla Salute della Regione Toscana Enrico Rossi, sempre particolarmente attenti ai valori della vita e della morte, di assumere tutte le iniziative, nel rispetto della sentenza, nel rispetto del volere dei genitori, nel rispetto del volere della stessa Eluana, affinché Eluana Englaro possa concludere dignitosamente la sua triste esistenza, presso le strutture sanitarie della nostra Regione
Il consigliere comunale
Marino Lupi
Dopo i tre gradi di giudizio che hanno sancito che può cessare l’alimentazione forzata che tiene in vita Eluana Englaro, in coma vegetativo irreversibile da 17 anni, ci aspettavamo il silenzio intorno a questa tristissima vicenda e che la sentenza potesse essere applicata.
Una clinica convenzionata di Udine si era resa disponibile da subito ad accogliere Eluana per eseguire ciò che la famiglia voleva e che la magistratura aveva autorizzato. Tutto questo percorso si è interrotto. Il Ministro Sacconi ha inviato un atto d'indirizzo alle regioni riguardante tutti: strutture pubbliche e private, ospedali e non. Nel documento si indica come illegale ogni atto volto ad interrompere cibo e idratazione delle persone in stato vegetativo. A questo documento il Ministro aggiunge dichiarazioni che suonano come una vera e propria minaccia: “certi comportamenti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze inimmaginabili”. Questo atto d’indirizzo e le successive dichiarazioni del Ministro hanno di fatto bloccato la clinica di Udine che ha comunicato di non poter accogliere Eluana per paura di perdere i rimborsi per i ricoveri, in pratica di perdere la convenzione con il SSN.
Riteniamo gravissimo questo atto del Ministro Sacconi ( per il quale è stato indagato dalla Procura di Roma che ha ipotizzato il reato di violenza privata ) che ha di fatto impedito l’attuazione di una sentenza. La volontà di un ministro ma anche di un intero governo non possono impedire l’esecuzione di una sentenza pena la fine di un ordine giudiziario indipendente e quindi la fine dello stato di diritto nel nostro paese.
Chiediamo le dimissioni del Ministro Sacconi reo con il suo comportamento di alterare lo stato di diritto nel nostro paese
Chiediamo al Presidente della Repubblica
- di farsi garante del rispetto dei principi costituzionali e nello specifico del rispetto dell’art. 32 della costituzione;
- di farsi garante della separazione e dell’indipendenza del potere giudiziario dall’esecutivo e quindi della libera e dovuta attuazione delle sentenze.
Chiediamo al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e all’Assessore alla Salute della Regione Toscana Enrico Rossi, sempre particolarmente attenti ai valori della vita e della morte, di assumere tutte le iniziative, nel rispetto della sentenza, nel rispetto del volere dei genitori, nel rispetto del volere della stessa Eluana, affinché Eluana Englaro possa concludere dignitosamente la sua triste esistenza, presso le strutture sanitarie della nostra Regione
Il consigliere comunale
Marino Lupi
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